Rallentamento del ciclo cellulare, rilassamento, riassorbimento del grasso sotto cutaneo.

Concetto di invecchiamento della pelleIl derma, con il trascorrere del tempo, subisce un notevole cambiamento che riguarda sia il numero delle cellule sia il loro contenuto elastico, diminuisce il grado di turnover cellulare mentre le cellule vecchie vengono rimpiazzate più lentamente e il tessuto diventa più consistente.

Avviene una reazione di natura ossidativa che determina mutamenti di collagene e fibre elastiche: con l’avanzare dell’età, la parte fibrosa diventa più spessa rispetto alla porzione elastica riducendo gli scambi nutritivi tra sangue e cellule.

Un rallentamento dell’attività circolatoria determina un prolungamento del tempo di permanenza delle tossine e una scarsa nutrizione dei tessuti; le fibre elastiche e di collagene si allentano modificando la funzione dei mucopolisaccaridi che compongono la sostanza fondamentale cementante.

Ne consegue così una diminuzione dell’acido ialuronico cha ha la capacità di trattenere notevoli quantità di acqua mantenendo giovane la pelle. La conseguenza visibile di questi processi degenerativi è la formazione di rughe, strie di smagliature e doppio mento, l’avvizzimento cutaneo e la perdita di elasticità.

Con il trascorrere del tempo, il processo di invecchiamento continua fino a delineare tutti i cambiamenti tipici del viso senescente; dalle rughe profonde, al rilassamento muscolare, al riassorbimento del grasso sottocutaneo ed allo svuotamento delle guance.

Le rughe rappresentano il segno più evidente dell’atrofia cutanea e si distinguono in:

Rughe facciali lineari
Rughe facciali glifiche (tipica conseguenza di una sovraesposizione ai raggi solari o a lampade abbronzanti)
Grinze o pieghe del sonno
Increspature della cute del corpo degli anziani
Pieghe naso-labiali 

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